Buone abitudini
A fine anno, viene spontaneo esprimere dei buoni propositi per quello nuovo che arriva. Lo sai, però, che l’87% di questi propositi viene già perso la prima settimana?
Questo succede perché quello che serve sono buone abitudini invece che buoni propositi.
Sono fatto così
Quante persone usano questa espressione… ma è davvero così? Si nasce detrminati? La risposta, rinforzata dai più recenti studi delle neuroscienze, è negativa. C’è una componente genetica che fa sicuramente la sua parte, ma nulla è già scritto. Semplicemente, un comportamento ripetuto diventa un’abitudine. Ed è la somma delle nostre abitudini a fare la nostra indole. Chi si rifugia dietro questa scusa non vuole prendersi la responsabilità di cambiare.
Come si forma un’abitudine
Un’abitudine è formata da comportamenti ripetuti. I comportamenti non sono altro che azioni o sequenze di azioni. Per formare una nuova abitudine, bisogna compiere azioni (e quindi adottare certi comportamenti) per 28-30 giorni consecutivi. Puoi quindi iniziare a scegliere quali saranno le tue nuove abitudini cominciando a ripetere le azioni da cui sono generate… per i prossimi 28-30 giorni.
Il cambiamento
Siccome tu non sei il tuo carattere e nemmeno la tua indole, puoi sempre cambiare. Inizialmente, adottare nuove abitudini può sembrare faticoso o poco fluido, ci vuole un’attenzione costante. Tuttavia, più percorri la nuova strada, più il tuo cervello si programmerà per seguirla con facilità. Ed ecco che anche tu puoi togliere la programmazione di cattive abitudini e sostituirla con abitudini potenzianti.
Esercizio: abitudini potenzianti nello sport
Cosa ti servirebbe per andare più forte o ottenere migliori performance? Poniti questa domanda a fine anno e scrivi le risposte su un foglio. Chiediti poi quali comportamenti sono necessari per raggiungere quello che hai scritto e programmati un mese di azioni che consentano di mettere in pratica quei comportamenti. Ad esempio, se ti serve più flessibilità muscolare, hai bisogno di adottare un comportamento disciplinato allo stretching e ad esercizi mirati. È necessario allora mettere in pratica azioni precise, sostituendole ad altre (ad esempio se prima passavi mezz’ora sul divano perché “stanco”, adesso scegli di impiegarla diversamente).
Sei pronto a programmarti per il successo per il prossimo anno?
Vi saluto con questa frase d’effetto, con l’augurio che ve la ricordiate spesso:
Noi siamo quello che facciamo ripetutamente.
L’eccellenza, quindi, non è un’azione, ma è un’abitudine.
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